CHIEDI ALL’ENOLOGO
Segui le orme di Giulio Ferrari. Scopri i segreti Trentodoc inviando le tue domande direttamente ai nostri enologici che, sotto la guida di Marcello Lunelli, sono responsabili della creazione delle bollicine Ferrari Trento.
Ogni bottiglia è un’esperienza unica che nasce dalla nostra fedeltà al Trentodoc.
Le risposte alle vostre curiosità più frequenti
Istituita nel 1993, la Trentodoc è la prima Doc in Italia e la seconda al mondo dedicata esclusivamente al Metodo Classico. Il sogno di Giulio Ferrari di creare in Trentino bollicine di altissima qualità si perpetua oggi con l’Istituto Trentodoc, che comprende 40 aziende raggruppate sotto il marchio collettivo. Il disciplinare prevede rigorose regole di produzione: alta qualità delle uve da aree ben definite del Trentino, utilizzo del Metodo Classico come unica scelta produttiva nonché un prolungato periodo di maturazione sui lieviti. I vitigni previsti dal disciplinare sono Chardonnay, Pinot Nero, Pinot Bianco e Pinot Meunier.
Istituita nel 1993, la Trentodoc è la prima DOC in Italia e la seconda al mondo dedicata esclusivamente al Metodo Classico. Il sogno di Giulio Ferrari di creare in Trentino bollicine di altissima qualità continua oggi con l’Istituto Trentodoc, che comprende 40 aziende raggruppate sotto il marchio collettivo. Il disciplinare prevede rigorose regole di produzione: alta qualità delle uve di aree ben definite del Trentino, utilizzo del Metodo Classico come unico metodo produttivo nonché un prolungato periodo di maturazione sui lieviti. I vitigni previsti dal disciplinare sono Chardonnay, Pinot Nero, Pinot Bianco, Pinot Meunier.
Il Metodo Charmat è quello utilizzato ad esempio per la produzione del Prosecco. Prevede una fermentazione in autoclave, al termine della quale il vino viene passato in un’altra autoclave tramite filtrazione. In questo caso non è prevista la rifermentazione in bottiglia e nemmeno la maturazione sui propri lieviti. Sia i tempi di produzione sia la complessità tecnica di un metodo Charmat sono quindi inferiori rispetto ad un Metodo Classico.
Pas Dosé: è chiamato anche Pas opéré, non dosato e dosage zéro. Significa che nell’esito del processo di maturazione, allo spumante non è stato aggiunto sciroppo di dosaggio. È particolarmente secco.
Extra brut: è tale quando il dosaggio è inferiore ai sei grammi di zucchero per litro. È uno spumante molto secco.
Brut: è tale lo spumante in cui gli zuccheri sono inferiori a quindici grammi per litro.
Demi-Sec: è lo spumante creato per accompagnare, generalmente, i dolci. Ha una concentrazione di zuccheri tra i trentatré e i cinquanta grammi per litro e un gusto dolce.
Doux o Dolce: è realizzato con un dosaggio di zucchero superiore a cinquanta grammi per litro.
È un vigneto o una sua parte, inseriti in una determinata zona, con caratteristiche organolettiche ben definite. Per estensione cru indica il vino ottenuto dalle uve provenienti da quel vigneto e solitamente è di qualità più pregiata degli altri vini.
È l’assemblaggio di vari vini, dalle diverse caratteristiche, con cui si crea il vino base dal quale nasce lo spumante metodo classico
Sono i veri creatori delle nostre bollicine: trasformano infatti gli zuccheri in alcol etilico ed anidride carbonica ed attivano così la fermentazione del mosto d’uva.
È una miscela di zuccheri e lieviti selezionati, aggiunta al vino base affinché si realizzi la seconda fermentazione che avrà luogo all’interno della bottiglia (presa di spuma).
È l’operazione con cui alle bottiglie di spumante metodo classico viene impressa ogni giorno una leggera rotazione per spingere i sedimenti a scendere nel collo della bottiglia a contatto con il tappo corona.
La sboccatura o dégorgement è l’operazione con la quale si eliminano i sedimenti depositati nella bottiglia, raccolti nel collo tramite il remuage. L’anno di sboccatura viene solitamente indicato nella retroetichetta ed è un’indicazione fondamentale per il consumatore al momento dell’acquisto. Dal momento della sboccatura infatti la bottiglia, se conservata correttamente nella propria cantina, mantiene inalterate le proprie caratteristiche per circa due anni.
Così è chiamato lo sciroppo ad alta concentrazione di zucchero che viene aggiunto agli spumanti metodo classico prima della tappatura definitiva. Ha il compito di dare il giusto grado di morbidezza e rotondità. È definito anche sciroppo di dosaggio.
È il periodo di invecchiamento in bottiglia dello spumante metodo classico, durante il quale i lieviti lavorano per formarne le caratteristiche distintive.
Così viene chiamato lo spumante metodo classico quando la cuvée viene da un’unica annata. Lo si riconosce dall’etichetta che porta l’anno della vendemmia. In genere i millesimati hanno un processo di maturazione che va oltre i ventiquattro mesi e nelle case più prestigiose può arrivare a sette, otto anni e anche oltre.
È il complesso delle bollicine visibili nel bicchiere una volta versato lo spumante
È un cavalletto di legno, costituito da due tavole unite in modo da formare una V capovolta e costellate di fori, dove vengono sistemate le bottiglie per effettuare il remuage.
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